Quella notte avevo sognato un castello molto grande, dalla torre più alta vedevo una valle verde e piena di alberi e campi di lavoro; qualche nuvola correva portata dal vento e ho avuto voglia di andare con lei.
So che non è possibile, ma credo di avere sentito un forte rumore di trombe, l'ho ascoltato posseduto da una grande pace della mente e ho aspettato la fine di queste trombe celestiali.
Quando è finito ho saputo quello che dovevo fare: volare. Quindi, mi sono spinto da una merlatura del castello e ho iniziato il volo sulla valle.
Da dov'ero potevo vedere i tetti delle case, il fumo uscire dai camini, il fiume attraversare diversi paesini, le strade, uomini e donne andando al lavoro, i bambini andando a scuola... Tutti sembravano piccoli e deboli. Io credevo di essere il capo di tutti capi…
Ero felice e tranquillo, non avevo nessun problema, la mia mente era libera, saggia e potente, ma quando avevo deciso di volare fino alle montagne qualcuno mi ha toccato sulle spalle. Sicuro di me e delle mie forze ho girato il viso e ho visto il mio capo. La sua faccia non lasciava dubbi:
- Signor Ponte, ha dormito bene? Si svegli, è l’ora di tornare a casa. A partire da domani potrà dormire tutto il giorno proprio nel suo letto. La prego di non tornare in azienda. Grazie
bellissime immagini! ho chiuso gli occhi e immaginato tutto come se le stessi vivendo io! sono sempre toccanti i tuoi scritti. un forte abbraccio!
RispondiEliminaGrazie tante, cara amica. Grazie, cara professoressa
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