Eccomi

Faccio il giornalista, puoi trovarmi in diversi giornali su internet. Adesso imparo italiano e ho voglia di scrivere qualche storia in questa bella lingua. So che ci saranno molti errori ma scrivo solo per divertimento e so che ho ancora molto da imparare. Questa foto é del lago di Garda.

Pedro de Hoyos

lunedì 22 aprile 2013

Io e la mia vicina


Di solito la mia vicina era elegante e vanitosa, sempre truccata e molto profumata; purtroppo aveva il più brutto sguardo che avessi mai visto. Bisognava essere coraggioso per guardarla direttamente negli occhi.

Era bionda ed i capelli, ricci e lunghi, le cadevano sulla schiena. Siccome le spalle e le braccia erano forti, avevo sempre  pensato che da giovane avesse praticato il nuoto. Insomma, sembrava sgradevole e minacciosa. Comunque, era sempre pronta ad aiutare gli altri. Se avevi un problema, lei era sempre la prima a chiederte cosa potesse fare. Infatti siamo diventate amiche lungo tempo fa, siamo uscite insieme a fare shopping e ci siamo raccontate un sacco di segreti intimi.

Un anno fa le ho chiesto il favore di aprire la porta di casa mia a qualcuno che doveva venire a sistemare lo scaldabagno.

-Ma non c’è bisogno di… Mio marito può sistemarlo, è il suo lavoro- mi ha detto.

Suo marito…! Non avevo mai visto nessun uomo entrare o uscire da casa sua!

- Beh… -ho detto con un profondo dubbio- Non vorrei disturbarlo...

- Non ti preoccupare, puoi andare via senza problemi e in un’ora troverai il tuo scaldabagno in perfette condizioni.

Il mio fidanzato stava per arrivare, dovevo essere già alla stazione e non era proprio il caso di dubitare, quindi sono andata via a tutta birra. Cinque minuti piú tardi il mio fidanzato mi ha telefonato: “Tranquilla, rimani a casa, arriveremo con un’ora di ritardo”.

Dunque, sono ritornata, ho salito i due piani e sono entrata in casa mia. Soltanto un attimo dopo ho trovato la mia vicina che sistemava lo scaldabagno. Indosava piccolissimi pantaloni corti e una canotta. Le sue braccia piene di peli, le sue coscie muscolose e il suo indecente fondoschiena non mi hanno lasciato dubbio: La parrucca bionda che riposava sulla lavatrice era la sua. Allora ha cominciato a ridere io mi sono arruolata nell'esercito.


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