Lo sconosciuto pittore Vittorio Palloncino
nacque il 12 marzo 1615 a Castagnole, provincia di Treviso. Aveva solo cinque
anni quando il famoso Dino di Lucca aperse una scuola per i figli dei nobili
locali. Il padre di Vittorio, vedendo le qualità che aveva il bambino, volle
fargli studiare pittura.
Sin dall’inverno del 1634 fino
alla primavera del 1635 Vittorio, considerato già da tutti il giovane che
avrebbe avuto il più grande successo nel Veneto, dipinse i suoi ultimi quadri
secondo i criteri definiti all’epoca, quadri che piacquero al suo maestro,
quadri che seguivano la linea di Tintoretto o di Giovanni Crescenci, ad
esempio. Nel marzo 1635 Vittorio era un giovane molto conosciuto dalla migliore
società veneziana e tante madri sognavano di diventare sua suocera.
La sera di quell’ 11 marzo
Vittorio si disponeva a festeggiare il suo compleanno, prese un sacco di
bottiglie di vino dalla cantina di suo padre e andò con i suoi amici in un prato
al di là del fiume. Dopo qualche ora gli amici andarono via e Vittorio rimase da
solo sotto un grosso frassino e si addormetò. All’improvviso scoppiò un
terribile temporale. Il vento, i lampi e i tuoni finirono quattro ore dopo. Non
c’era più l’albero, non c’era più il prato.
C’era ancora Vittorio, si, è vero.
Ma c’era un altro Vittorio, un’altra persona, un altro pittore. Si alzò e, spinto
da una forte ansia di dipingere, corse a casa e iniziò un nuovo stile di
pittura. Decise di non dipingere mai quello che vedeva ma quello che voleva vedere.
Mai una faccia, mai uno specchio, mai un divano. Soltanto strisce, righe.
Quadrati, poligoni. Mai colori… tranne il bianco e il nero.
Nel seccolo XXI Vittorio
Palloncino sarebbe diventato famoso. Tutti i canali televisivi avrebbero
parlato di lui, Hollywood avrebbe girato un film… insomma i più famosi e strani
musei del mondo avrebbero pagato milioni di euro per uno suo quadro. Invece nel
diciassettesimo secolo Vittorio fu refiutato dalla sua città, dalla sua famiglia
e finì drammaticamente la sua vita due anni dopo come assaggiatore ufficiale
del duca di Venezia.
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